giovedì 19 novembre 2009

Hi, Lama. Piacere, Obama!


Obama, prima di ripartire dalla Cina, va a fare visita al Dalai Lama.
“Ok, Daly: ti trovo in forma, il color zafferano ti dona. Ma sono qui perché ho bisogno del tuo aiuto”.
“La cosa più terrificante è accettare se stessi senza riserve”.
“Me l’avevano detto che parlavi per aforismi... Io però non ho tempo: devo rimettere sui binari il vertice di Copenhagen. Sai, a me e Jintao è scappata un po’ la mano con i gas serra”.
“Non c’è nulla che sia buono o cattivo, a renderlo tale è il pensiero”.
“Ho capito, ma gli europei se sono incazzed mica poco. In Danimarca si rischia di finire a parlare di cipolle biologiche”.
“Quando incontri un maestro di scherma, mostragli la tua spada. Quando incontri un uomo che non è un poeta, non mostrargli il tuo poema”.
“Ah, dici? Allora a ‘sto frescone di Sarkozzi so io che spada mostrargli!”.
“L’acqua troppo pura non ha pesci”.
“Bravo Lamy, è quello che gli ho detto pure io! Fatela finita con ‘sta paranoia dell’inquinamento… E il carbone NO, e il nucleare NO, e il petrolio NO. Se sapessero che alla Casa Bianca non ricicliamo nulla, neppure i lobbysti”.
“Non distogliere il tuo amore dalle cose visibili”.
“In effetti c’erano delle cameriere a Pechino che avrebbero fatto arrossire la tua veste arancione! È che Michelle non mi lascia un minuto… Da quando ha parlato con Hillary, è diventata una sanguisuga… Non è che ti serve una testimonial per l’Europa…?”

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