venerdì 27 novembre 2009

Alimenti


Veronica Lario vuole tre milioni di euro al mese.

Ecco chi ha pagato la cauzione a Polanski.

martedì 24 novembre 2009

Pesc and chips


All’aeroporto di Londra, D’Alema rosso-di-rabbia per la bocciatura europea incontra Trapattoni verde-di-rabbia dopo la sconfitta con la Francia.

“Guarda Massimo, non me ne parlare – dice il Trap – per sbollire l’incazzatura sto andando con Fini nero-di-rabbia a fare immersioni all’isola del Giglio. Mi ha detto Gianfranco che sui fondali serve un allenatore per la panchina dei Calamari&Gamberi, impegnati nel derby con la capolista Cozze&Vongole. Ho un’unica perplessità: ma si sentirà il mio fischio sott’acqua?”.

“Beato te che vai a rilassarti – sorride amaro il futuro ministro dei Giardinetti Esteri – io invece sono venuto in Inghilterra per studiare la lingua e cercare di ingraziarmi ‘sti maledetti britannici! Quando torni, passami a trovare all’ostello della ‘Gioventù che fu…’. Poi ci andiamo a bere una pinta al pub ‘Trombati d’Italia’. Lì mi conoscono: ogni bottiglia di Guinness che apro coi denti, mi fanno lo sconto di mezzo penny!”.

lunedì 23 novembre 2009

Plin plin Corporation


Le Acque della Salute hanno privatizzato tutte le aziende del settore. Ecco in anteprima la trama del nuovo spot televisivo.

Vestiti da Bonnie and Clyde, ChrisChiabot e AlexDalPero terrorizzano le associazioni dei consumatori. Ogni volta che fanno irruzione in qualche sede, costringono i poveri impiegati a umiliazioni di genere squadrista.

Dapprima Alex obbliga il malcapitato di turno a ingurgitare il contenuto di 10 scatolette di Simmenthal. Per digerire, e sbloccare la stitichezza, l’uomo deve scolarsi una pinta di Uliveto salendo per 20 volte le scale dell’intero palazzo.

A quel punto interviene la perfida Chiabot, armata di damigiana di Rocchetta. La cavia, ormai stremata, ha l’obbligo di idratarsi e depurarsi, facendo tanta plin plin per almeno 16 minuti cronometrati.

Nell’inquadratura finale, la suora si segna con acqua minerale e benedisce lo sderenato consumatore a colpi di crocifisso sulla fronte. Mentre l’uccellino si abbevera a una pozzanghera. Privatizzata.

venerdì 20 novembre 2009

Non c’è da Gheddafidarsi


Gheddafi decide di comprare Villa Certosa in contanti. Appena gli consegnano le chiavi, pianta la sua tenda in direzione di Punta Zappadu. Al posto dei cactus, abeti secolari norvegesi. Niente vulcano che erutta, ma un iceberg con cannone che spara in aria Bondi vestito da orso polare.

Mentre si rilassa nella piscina di acqua e menta, il colonnello libico sente una voce provenire dall’esterno: “Ti devi dimettere – urla Di Pietro al megafono – denungerò a Legambiente questo passaggio di cammelli e coccodrilli. Dove hai nascosto le veline, le farfalline, le chioccioline? Noi dell’Italia dei Valori non consentiamo altri crimini contro l’umanità!”.

Attirate dalle urla belluine, 200 hostess impellicciate di foca monaca escono nel patio. Di Pietro trasalisce: “Eccole, dunque, le tue schiave!”. “Ma quali schiave??” dice una voce tonante: è quella di Gheddafi, salito sul predellino della golf-car. “Se non te ne vai entro 10 secondi, ti faccio inseguire dai miei ghepardi. Sarai costretto a correre come quando, da contadino, entravi nel terreno del mazzadro per rubare i melograni che rompevi con la testa”.

“Va bene, di fronte a un nemico così, è onorevole arrendersi”. Di Pietro ritorna sui suoi passi, fiero di aver sfidato ancora una volta il suo mito: el Conducator de Arcore!

giovedì 19 novembre 2009

Hi, Lama. Piacere, Obama!


Obama, prima di ripartire dalla Cina, va a fare visita al Dalai Lama.
“Ok, Daly: ti trovo in forma, il color zafferano ti dona. Ma sono qui perché ho bisogno del tuo aiuto”.
“La cosa più terrificante è accettare se stessi senza riserve”.
“Me l’avevano detto che parlavi per aforismi... Io però non ho tempo: devo rimettere sui binari il vertice di Copenhagen. Sai, a me e Jintao è scappata un po’ la mano con i gas serra”.
“Non c’è nulla che sia buono o cattivo, a renderlo tale è il pensiero”.
“Ho capito, ma gli europei se sono incazzed mica poco. In Danimarca si rischia di finire a parlare di cipolle biologiche”.
“Quando incontri un maestro di scherma, mostragli la tua spada. Quando incontri un uomo che non è un poeta, non mostrargli il tuo poema”.
“Ah, dici? Allora a ‘sto frescone di Sarkozzi so io che spada mostrargli!”.
“L’acqua troppo pura non ha pesci”.
“Bravo Lamy, è quello che gli ho detto pure io! Fatela finita con ‘sta paranoia dell’inquinamento… E il carbone NO, e il nucleare NO, e il petrolio NO. Se sapessero che alla Casa Bianca non ricicliamo nulla, neppure i lobbysti”.
“Non distogliere il tuo amore dalle cose visibili”.
“In effetti c’erano delle cameriere a Pechino che avrebbero fatto arrossire la tua veste arancione! È che Michelle non mi lascia un minuto… Da quando ha parlato con Hillary, è diventata una sanguisuga… Non è che ti serve una testimonial per l’Europa…?”

martedì 17 novembre 2009

Alzi la mano destra e dica “Spergiuro!”


Il ministro Brunetta ha reintrodotto, dopo 15 anni, il giuramento obbligatorio sulla Costituzione per i neodipendenti della Pubblica Amministrazione. Ecco i passaggi salienti della procedura formale.

- Dietro lo sportello, mi impegno a essere gentile e sorridente, anche di fronte a un utente comunista.
- Prometto di leggere non più di 3 ore al giorno il quotidiano locale (a esclusione di Repubblica, che va usato solo come lettiera).
- Farò la spesa durante le ore di lavoro solo in negozi che si trovino nel raggio di 500 metri dall’ufficio.
- Il mercatino di roba usata per i colleghi verrà aperto non più di due volte a settimana. Si prega di non usare gli armadietti come stand per le proposte primavera-estate.
- Cercherò di limitare a non più di 6 al giorno le pause caffè.
- Durante le stesse, eviterò di fumare il sigaro di fronte alla macchinetta delle merendine, o di limarmi le unghie mentre sono in fila per la cioccolata con panna.
- Prometto di non rispondere al telefono con “Chi è?” e userò invece la formula “Come posso esserle utile?”. Se mi dovesse scappare un “Ma vvedi d’anna’ a morì ammazzato” dovrò coprire la cornetta con la mano sinistra.
- Eviterò di tenere sul desktop la foto di mio figlio di 3 mesi sul fasciatoio, mentre esplora il pannolino lordo.
- Mi impegno settimanalmente a sottrarre per uso domestico non più di una risma di fogli bianchi, né di prelevare complessivamente più di 10 tra matite, penne ed evidenziatori.
- Per il personale medico, vale lo stesso criterio per quanto riguarda farmaci, garze e siringhe per il nonno.
- Per chi sta allo sportello, evitare di rispondere con “Diga…?” o frasi tipo “Guardi, non alzi la voce perché oggi c’ho il mal di testa”. Replicare invece con frasi del tipo: “L’informazione che lei mi fornisce è molto utile e ne terremo conto nella nostra prossima riunione di formazione per la qualità”.
- Quando la fila è lunga oltre le 200 persone, non passare di nascosto il numeretto basso all’amico ritardatario che fa finta di venirvi a salutare.

lunedì 16 novembre 2009

Sulla lettiera dello psicanalista


Giorgia Meloni, in crisi di identità, finisce dallo psicanalista.
“Dottore, perché mi disegnano come una ministro-nza? Che vuol dire quel nza finale?”
“Non saprei, me lo dica lei…”
“Forse perché assomiglio alla Monaca di Mo-nza?”
“Temo che non sia per quello…”
“Ma io voglio diventare alta e raffinata come la Bbboniver! A chi mi devo rivolgere?”
“Intanto dovrebbe iscriversi a una buona scuola di italiano”
“Eccia raggione, dotto’. Pensavo pure a una scuola di maniere domestiche…”
“Le darebbe la grazia di cui ha bisogno”
“Che dice? Imparerò a fare la pastasfoglia col manganello?”
“Probabile. Un’idea originale”
“Ecce lo so, dottore. So’ sprecata per la politica. Forse mi penalizza questo ministero per la Gioventù. Non mi prendono sul serio, dicono che è ‘na roba da ragazzini”
“Cosa vorrebbe fare da grande?”
“Un bel ministero elegante, non so, tipo l’Ambiente o le Pari Importunità. La Prestigiacomo e la Carfagna sono i miei modelli femminili”
“Lei punta molto in alto”
“Lo prendo come un complimento”
“La seduta è finita, signorina Meloni”
“Meno male, questa lettiera per gatti cominciava a starmi un po’ stretta!”

domenica 15 novembre 2009

La legge ad personam è uguale per tutti


Dopo l’accordo Fini-Berlusconi sulla Giustizia, la maggioranza vara il disegno di legge sul processo breve. La grande novità è che il nostro Presidente del Consiglio ha deciso di farsi processare. Ecco in esclusiva alcuni emendamenti aggiunti all’ultimo minuto:

- All’ingresso dell’aula saranno effettuati test anti-comunista, con prelievi di capelli e urine
- Un red carpet sarà srotolato nel corridoio centrale
- A fianco del PM ci sarà una gabbia con dentro, legati al guinzaglio e con licenza di ringhiare, La Russa, Sgarbi e Previti
- Iva Zanicchi nel ruolo di cancelliere
- Vladimir Putin in quello di capo del servizio d’ordine
- Mariano Apicella tecnico del suono
- L’avvocato della difesa sarà Perry Mason con la maschera di Ghedini
- La giuria popolare sarà composta da veline coordinate da Emilio Fede
- Il pubblico potrà esporre striscioni con la scritta “L’attacco è la migliore difesa, parola di Arrigo Sacchi”
- Alle spalle del giudice Sante Licheri ci sarà un vulcano che erutta e un cartello che recita “La legge ad personam è uguale per quasi tutti”
- L’imputato potrà rispondere alle domande del Pubblico Ministero nel prossimo libro di Bruno Vespa

giovedì 12 novembre 2009

Mi manda Rai Trans


È il giorno del reintegro: Marrazzo si ripresenta a viale Mazzini con il curriculum aggiornato. Nell’ultimo paragrafo, si legge: “Esclusivo videoreportage sulla cortina dei palazzi di via Gradoli e su come in Brasile vengono pagati i mutui”.

Al passaggio di Piero, il cavallo della Rai – per non saper né leggere né scrivere – si siede a terra. Comprensibile poi l'imbarazzo ai piani alti, qualche perplessità sulla riabilitazione dell’ex volto di “Mi manda Rai3”. “Potremmo affidargli il Tg della notte” suggerisce qualcuno. “In effetti - si commenta - da mezzobusto potrà indossare il camicione preferito, senza essere visto dalla vita in giù”.

Altri suggeriscono la conduzione di programmi più affini alle sue vicende, come “Affari tuoi” o “Parla con me, ma sul divano”. Marrazzo rilancia, si sente pronto alla tarda nottata con il format “ApriRai”. Voci interne dell’ultima ora danno per sicura una mediazione di Carlo Conti: “Gli cedo il mio posto” avrebbe detto. “I migliori anni” cambierà presto conduttore. E potrebbe perdere una consonante.

martedì 10 novembre 2009

Anno 2029


Nel ventennale della caduta del crocifisso cattolico, i ragazzi della scuola media statale “Mahmud Ahmadinejad” festeggiano la giornata dell'integrazione fra i popoli. Il professor Gualtiero Arafat entra in classe e invita gli studenti alla preghiera del mattino.

“Lode a te, ex ministro Don Mazzi, per la tua opera verso gli emarginati”. E giù un inchino alla statua di Cristo che benedice un centro commerciale.

“Lode a te, capo spirituale Mohammed Alì, per la tua opera in favore degli umili e degli indifesi”. E giù un inchino verso due guantoni incrociati sulla parete e rivolti verso La Mecca.

“Lode a te, Presidente della Repubblica Mario Borghezio, per la tua opera di salvataggio della donnola muschiata della Valtellina”. E giù un inchino verso un paiolo di polenta taragna issato con una catena a un gancio nel soffitto.

“Bene, ora la lezione di Storia delle Religioni perdute può iniziare...”.

domenica 8 novembre 2009

Porta sotto la Porta


Per la presentazione del suo ultimo libro, Bruno Vespa – non contento di aver toccato quota 128 ospitate tv in 7 giorni – ha pensato bene di andare in tournée a Berlino per sfruttare l’esposizione mediatica del ventennale della caduta del Muro.

Vestito in abito talare, Brunetto dei ricchi e poveri ha indossato un crocifisso in gabardine e la mascherina antipandemia in velluto porpora. Dopodichè i suoi schiavi hanno montato il plastico del Muro (che fu) proprio sotto la Porta di Brandeburgo.

All’inizio della puntata di “Porta sotto la Porta”, Vespino 50 ha fatto entrare gli ospiti: Di Pietro e Rutelli. Sullo sfondo la grafica recitava “Totò e Franceschino, divisi a Berlino”.

Tutto si è svolto secondo copione, con insulti in dialetto molisano e contro-rilanci di olio benedetto da Benedetto. Momenti di emozione durante il collegamento con il muratore di Dresda che pose il primo mattone nel lontano 1961.

In chiusura, Brunello di Montalcino ha letto pagina per pagina la sua opera – “Donne di Cuori” – mentre i due ospiti si addormentavano testa contro testa. Tutti si aspettavano la telefonata del Cavaliere che potesse dare fine alla litania. Si è fatto vivo soltanto Roger Waters, bassista e voce dei Pink Floyd: “Giù le mani dal Muro! Il copyright è roba nostra!”.

lunedì 2 novembre 2009

'O suvrano llumminato



Firmato l’armistizio tra Bossi e Berlusconi, Re Giulio scappa nottetempo e si rifugia nella reggia di Caserta. Annoiato, si siede sul trono e gioca al sovrano illuminato: in una mano lo spadone taglia-Irap, nell’altra lo scudo fiscale.

Arriva di corsa Brunetta:
- Sto cercando degli insorti per invadere i Comuni terroni e far scoppiare la rivoluzione al Sud!
- Pvenditi quei mille che stanno in fila qua fuovi in attesa di un posto fisso…
- Grazie Giulio, non sei così cattivo come ti dipingono.
- Pvego Venato, anche tu sei sei più alto che intelligente!